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Immagine del redattoreRoberto Ernesto Pacis

Senza Destino


Noi scherziamo

ci stuzzichiamo

i nostri sguardi si sfiorano

si toccano

Il desiderio sconvolge

Immobile ti dibatti

i nostri corpi già vicini, si legano

pelle nella pelle

Un attrito di piacevoli carezze

violente tenerezze

Non sarebbero fremiti

i sussulti del tuo corpo

se non fossero baci

sfiorati dal mio piacere

Il fiato risale

e sarei prigione

per ogni tuo soffocato sospiro

Preme il tuo desiderio al mio

che germoglia alla promessa sfiorata

come un glicine che s'avvolge e contrae

nel cieco piacere

Nella danza

l'abbraccio fra baci rincorsi

e sospiri soffocati

mi costringo a te

Avrei facile la morte

Note mute sulle pareti del tempo

si fanno artigli

nell'oblio di luce

Il mare squassa il ritmo

tempestoso, virulento

che provoca, litigioso

sbattere penetrante alla risacca

Non mi lascia rifugio

investe

con la sua schiuma bianca e odorosa

aquilone

perso nelle gioie del vento

Sono lacrime il sudore

la tempesta che si placa

arena morto il mio corpo

preme il tuo, cieco

senza destino


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