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Immagine del redattoreRoberto Ernesto Pacis

3° A salir e suonare i vecchi "vasi di campania"



Caro padre, cara madre,

non le vostre parole, la vostra voce, mi fanno compagnia, ma il rollio insistente e piatto del treno che, su corde di ferro e metallo, suona il suo adagio.

Vi ringrazio di cuore per il dono che mi avete fatto, padre. La matita e il quaderno di fogli sfusi sono splendidi e prometto di adoperarlo per dare frutto al vostro compiacere. Questa giornata, che segue altre d’attesa alla partenza ora che giungerò nelle Puglie per l’imbarco, non è fredda ancora, ma il cielo bigio mi rattrista. Viaggiamo stipati in cucce, premuto al fianco ho il fucile e sono costretto alle gambe raccolte, ai piedi ho il tattico.

Mi rattrista la vostra mancanza.

Mi pare di sentire odorar la casa quando il sole tempra, e alle prime luci, le finestre odo cantare il suo arrivo, di pane e sale, di fuoco e frumento. Respiro la farina salire e suonare i vecchi 𝑣𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑖𝑎 e il paese rivivere.

Ho ancora forte e vivo il rumore delle forti mani di voi, madre, che battete vigorosa l’impasto sul tavolo di legno. Lo girate e lo rigirate, premendo. Quei gesti che voi, vi siete adoperata a insegnarmi e che ora tanto adoro e mancano. Ricordo, quando nel silenzio della notte, con la luna che digrigna i denti ed il vento che esausto si placa, le nostre mani n’erano già pregne. Era dolce il calore del forno alle spalle, quand’anche i giorni dell’autunno e d’inverno minacciavano il gelo, con la bruma che brillava e si scioglieva ad uno sguardo. Ricordi dai quali questo treno m’allontana, come il nugolo di fumo che l’ha spinto e ora l'abbandona.

Serbo ora memoria, con dolcezza, quando le vostre mani consunte dall’avidità della terra, sorreggevano quel grosso libro d’odi e poesie, e con lo sguardo esigente, mi direzionavate al giusto, che ho fatto mio.

Vi scriverò quando l’eventi lo permetteranno, così voi potrete leggere, e io trovare favore nelle vicissitudini a cui gli stessi mi condurranno.


Vi penserò con premura.

Con gratitudine e affetto

Vostro figlio.

adagio = genere musicale. Lento, largo andante.

In questo caso uso il termine adagio, sia come richiamo musicale, sia come andatura del treno.

tattico = zaino tipicamente militare

vasi di campania = campane



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