Quand’ al calar
dell’ idi febbraio
il lacrimoso rinsaccare
di mani cieche
udìi
su l’impremia spiaggia
rossa di volti e lacrime
il taciuto intento
d’occhi
al lor angosciato tormento
giacea infranto
perituro su l'arena
che ingravida
madida e non germoglia
Ma 'l desio di marzo
il mare parea aver nettato
di speme ogni ferita
che 'n perisce ma fiorisce
in poco, in nulla
Spazi che 'l tempo
per sé reclamerà
e
cucirà a sé ogni Tum
TaTum Tum, TaTum Tum
Tatum Tum
Tatum Tum, Tatum Tum
Tatum Tum
Idi = giorni di mezzo di un mese
Perituro = perenne
Arena = sabbia
ingravida = non fertile
Nettato = pulito
Speme = speranza
Immagine piena di speranza, dove la vita continua cmq e resiste anche alle intemperie più dure!