Ti stringo le mani
e ne rapisco il fremito
le sento trasalire
Come foglie respinte dal vento
morte, fredde sotto le mie dita
si gualciscono
Le carezzo, delicate, sottili;
ora forti e perse
come nei desii, quand' il timore preme
Ancora
lentamente scendo fra le sue dita
le sento stringere, chiudersi in me
e obliare il movimento
Mi dicono: resta, non capisci?
Come un uccello ferito mi dimeno, becco
Per liberarmi da quella morsa
che mi soffoca e spegne il desio, arretro
Poi, le forze vengono meno
sono arreso e ne cerco lo sguardo
non lo trovo.
E' la mano mia, come fiamma
trema
poiché perso sono nel timore
che tutto finisca
Solo
vagare come una carezza tesa
sulle sue dita
nella mia esilità, io stringo più forte
serrando quel morso
che ora non dole più
Gli occhi suoi, come gemme
il buio rivela, lì
dove sempre giace.
Fremito = tremito, tremare
Trasalire = sobbalzare
Obliare = oscurare, bloccare
Dole = duole, dolore, fare male
Giace = stare sdraiato, rimanere, (giacere, fare l'amore)
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