Un nonno nei meriggi di primavera, lui che l'autunno nell'età lo porta sulla giusta seduta, un sedia di vimini lamentosa, del piccolo nipote osserva la vivace statura.
- Nonno - lo chiamò - quel passero non si muove! È morto? -
Eran le idi di maggio quando i piccoli, sprovveduti passerotti, solevan passar dai rami al campo. Talvolta qualche uno la risalita non riusciva a fare.
- Si, pare morto - l'anziano s'accorse dei pensieri che cupi immobilizzavano il bambino - cosa ti turba? -
- Nonno, quando si muore - disse indicando il passerotto - dove si va, cosa si sente? -
Il nonno rivolse l'attenzione del ragazzo agli alberi che davano confine e ombra al campo - vedi quegli uccelli sui rami, volano apparentemente senza meta da un albero all'altro - attese un attimo - ecco, quella è la vita - poi, rivolgendosi al passero morto - questa, ahimè, è la morte. Crudele e ineffabile. -
- Quindi dopo la vita non c'è più nulla - si fermò giusto un attimo, prese fiato e mestamente, quasi fra sé e sé - finisce tutto? -
- Si, il corpo torna complemento della natura e nulla più -
- A scuola ci hanno insegnato che dopo la morte si va in Paradiso, nonno. - disse il ragazzo forse con troppo entusiasmo.
Il vecchio sorrise e mise la mano sulla spalla del ragazzo e con forza disse - Ognuno ha il potere e la libertà di crede in ciò che più gli aggrada ma la morte è irreversibile e nessuno sopravvive alla morte se non nella memoria. Oltre quella soglia, la vita si chiama morte. - lasciò che il ragazzo capisse - Dobbiamo rispetto alla vita! In qualsiasi forma essa si manifesti. La vita è un privilegio che va salvaguardato anche fossimo animali o piante. -
Il ragazzo si voltò a guardare i passerotti volare disordinatamente e seguirne con lo sguardo alcuni.
- Si nonno sono d'accordo con te. Questo passerotto non volerà mai più. Non sarà mai più come loro. - indicò l'albero cinguettante.
- Per poter morire bisogna aver vissuto. -
Il nipote raccolse il piccolo passerotto che giaceva fra l'erba incolta e guardò il nonno - Vado a seppellirlo -
- Ti aiuto, vado a prendere una pala e lo seppelliremo - insieme si allontanarono.
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