
Calde rughe s’arenano
negli spazi finiti del tuo corpo
e
oh, grigi crini, talor argento
fra que l’arido labbro e l’altro
vi ricordo.
Ovunque, nel buio dei miei desii
l'odor profuso di caffè
che, freddo
attendea que la tazzina che
morsa da la carezza de 'l tempo ne cingea il gusto a me celato
Com' una guancia si veste di lacrime
di lavanda le tue
riposte stanno ne 'l armadio dei ricordi
Nei loghi a me saputi e leali
consunti da la vita
vi riposi semi di melograno
che, la memoria a se accanto
ha germogliato.
Crini = capelli
Desii = desideri
Profuso = emanato, diffuso
Attendea = attendeva
Cingea = abbracciava
Celato = nascondeva
Consunti = consumati, rovinati
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