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La fiola del Sol

Immagine del redattore: Roberto Ernesto PacisRoberto Ernesto Pacis


La Val de Non

come se fus ‘na spada

l’è tajada da mez

com ‘ en pom su la strada

ch’ el cuor del contadin el se daverz

Da ch’ el pomar

a salir da la Roceta

la Val de Non la ‘mpar

che la se engropia come en boceta

che dal cielo al Sol

el se enghida su per ch’ i filari

come le vie de ch’ el paes

che al pasar de la fadiga

e al fiorir de l’animi e dei salari

i portegi empiza en tel saor de la spiga

Dai cor allegri ne la tarda ora

che al ruar del dì

enciun l'è a la so dimora

risona per ca’ zima

che da la Val de Sol, el Sol

'l stenta a nir su la rima

en ch' el prà aspro primula la viola

sora ‘l Nos sta

la Val de Non che l’è so fiola


 

TRADUZIONE (letterale non poetica)

​La Valle di Non

come se fosse una spada

è tagliata a metà

come una mela sulla strada

ed il cuore del contadino si è spezzato

Da quel melo

a salire dalla Rocchetta

la Valle di Non sembra

che si aggrovigli come un bambino

che dal cielo al Sole

si avvita fra i ceppi della vite

come le vie di quel paese

che al passare della fatica

al fiorire degli animi e della paga

i portici si accendono nel sapore della spiga

Dai cuori brilli nella sera

al finire del giorno

nessuno è a casa propria

e risuona fin sulla cima del monte

che dalla Val di Sole, il Sole

fatica a salir le pendici

in quel erto prato come una primula, la viola

sta sopra il Noce

la Valle di Non che è sua figlia





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