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Immagine del redattoreRoberto Ernesto Pacis

LA SERA



Come s’è taciuto il paese mio

I comignoli fuman su l’irti tetti

ed il buio asperge i glicini in fiore

L’odori del cupido mosto cremisi

dileggian l’angoli discesi de l’ostello

ed i creoli pertugi s’imperlan di noi

Pe le balte del borgo

s’inerpican rose canine

laddove un dì rilucean avide lanterne

come spighe di frumento ai volti cupi

Un esile figuro su la spoglia via

com’ un cuculo si fa acuto

or che 'l Sol

imprecante oltr' i campi

d’improvviso divien sera


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