"La Val de Non, terra cieca,
terra di tutti nelle mani di pochi."
Quel che in ciel v’è in terra
ne la valle mia
que ‘l rosa ricamo
dai bianchi petali, il ramo s’impela
nel passo lo sguardo, i meli in fiore
van a colmare que lo spazio, mirifico
com’ un velo la beltade rivela
Il vento falso dell’idi aprile
scuote in maraviglia e intona
profumi e odori
or che contadini, la fatica
fra man rugose i solchi
fan la terra
pe ‘l fior, da fredde promesse
morso
Una pioggia di bianche lacrime
pargono unir la terra al ciel
che cade
L’inverno muore fra i colori primigeni
e da lo spoglio germoglio
il frutto
com’ uno sbadiglio vi appar manifesto.
La Valle di Non, immersa nella bellezza della fioritura del melo. Camminare nei campi fioriti è un'immagine che risveglia ricordi adolescenziali.
"La Val de Non, terra cieca,
terra di tutti, nelle mani di pochi."
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