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Immagine del redattoreRoberto Ernesto Pacis

La valle mia


"La Val de Non, terra cieca,

terra di tutti nelle mani di pochi."

Quel che in ciel v’è in terra

ne la valle mia

que ‘l rosa ricamo

dai bianchi petali, il ramo s’impela

nel passo lo sguardo, i meli in fiore

van a colmare que lo spazio, mirifico

com’ un velo la beltade rivela

Il vento falso dell’idi aprile

scuote in maraviglia e intona

profumi e odori

or che contadini, la fatica

fra man rugose i solchi

fan la terra

pe ‘l fior, da fredde promesse

morso

Una pioggia di bianche lacrime

pargono unir la terra al ciel

che cade

L’inverno muore fra i colori primigeni

e da lo spoglio germoglio

il frutto

com’ uno sbadiglio vi appar manifesto.




La Valle di Non, immersa nella bellezza della fioritura del melo. Camminare nei campi fioriti è un'immagine che risveglia ricordi adolescenziali.


"La Val de Non, terra cieca,

terra di tutti, nelle mani di pochi."


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