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Quando fu l'alba

Immagine del redattore: Roberto Ernesto PacisRoberto Ernesto Pacis


Quando fu l’alba

ed il primo profetico squittio

ne palesò il giunger

parve tardo, poiché avea

tetesto il sol fra le labbra

Il disio

in quel fievole calore

a celar il tocco di mani cieche

un bacio

come luce a rivelar

silentemente, quel che giace

Appare lecito agli sguardi

il mutar di colori e forma

or che la selice

arida il giaciglio di nudi pioppi

al morir di marzo

adagiato nell’alba d’un aprile



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