Il sottil cantar d’una fontanella
odo nel mezzo del dì,
quand’i giochi innocenti
scherzan i ciottoli del parco.
Dell’arboscello di ginepro
v’é virente il corso odoroso,
ed il coppo impregno di ceci
coccia co le balte di geranio.
Ancor palesa la fontanella
ch’asperge ‘l rovo fiorito,
ove tesson il lor canto
i lucani cardelli gioviosi.
Al vizzo mur cantoniere
odo ella zampillar copiosa
fra i nivei sospir di fate
ch’insidiano il lontan sopore.
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