Una fetta di pane briciolosa del giorno prima.
Il fuoco acceso borbotta e schiamazza che ahi! la piastra arrossisce. L'uovo mesciato inzuppa e ingiallisce il briciolante. Sbuffa shshshs, il caffè s'arrampica in gorgoglii crescenti, grgffgrrr, mentr'il latte, vergine e materno, placido attende. Una confettura accanto poggia, al burro ammorbidito, ora che il pane, sulla piastra d'un fuoco crepitante, indora e profuma. La mensa, sul piatto freddo arricchisce di luce che all'albeggiare impreme. Assonnati, ahgru, gli occhi, un cenno. Pesanti e per nulla vigorosi il dì salutano. Il suono d'una TV accesa, un camion che operoso, TiTiTi, indietreggia e tutto diviene rado e inconsistente ora che il fuoco si appesantisce e il caffè finisce. Piano, la mensa torna sola, il mattino incalza. Scarpe, brache, un pettine a raviar le lenzuola dai ciuffi accesi; si corre a sera...
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